PD: STATUTO.ACCORDO PARZIALISSIMO, RESTANO NODI

– L'accordo sullo statuto del Pd oggi al comitato ristretto 'e' parzialissimo' e riguarda solo due punti, seppur importanti. Lo hanno affermato i componenti dell'area-Bindi del Comitato (Matteo Cosulich, Roberto Zaccaria e Giovanna Calciati), che esprimono 'radicale dissenso' su altri punti.
'L'accordo sulla bozza di Statuto del Pd – si legge in un comunicato – e' parzialissimo e riguarda solo due dei tanti punti sui quali abbiamo presentato soluzioni alternative nel comitato ristretto della Commissione. Siamo soddisfatti che siano state accolte la proposta di rendere aperto, senza preiscrizioni l'Albo degli elettori, e la richiesta di accompagnare le candidature alla segreteria del partito con liste circoscrizionali piuttosto che con liste di collegio'.
'Detto questo – proseguono Zaccaria, Cosulich e Calciati – manteniamo un radicale dissenso su altre questioni che se non saranno positivamente risolte non permetteranno di ripetere la straordinaria esperienza delle Primarie del 14 ottobre'.
In particolare, proseguono i tre esponenti dell'area Bindi, 'non ci piace che il ruolo degli elettori continui ad essere residuale rispetto a quello degli iscritti; non condividiamo i meccanismi burocratici e macchinosi previsti per l'elezione dei vertici del partito; non condividiamo le elevate soglie di sbarramento, palesi e occulte, che sono state introdotte per poter accedere alla competizione e che a nostro avviso negano il pluralismo; non condividiamo la mortificazione dell'autonomia dei livelli regionali e territoriali del partito. Inoltre anche le cosiddette primarie, previste per i vertici istituzionali e per i candidati al Parlamento, prevedono filtri e soglie di sbarramento che, di fatto, espropriano gli elettori di un'effettiva e libera scelta'.
'Infine – aggiungono – resta del tutto aperto il capitolo dei contrappesi democratici all'elezione diretta del Segretario.
Su tutte queste questioni abbiamo presentato emendamenti e altri ne presenteremo entro il 28 gennaio, pronti a sostenere uno Statuto democratico, davvero'. (ANSA).

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