L'informazione resti questione prioritaria nell'agenda politica

Aderisco all'appello di Giuseppe Giulietti per il mantenimento del carattere prioritario della questione informazione. Siamo tutti convinti sostenitori del governo Prodi e non faremo mai nulla che possa mettere in crisi questo governo e questa maggioranza legittimati dal voto degli italiani. Ma proprio per queste ragioni credo non si possa far finta di non vedere che temi come la liberalizzazione delle frequenze, la modalità di approvazione del ddl Gentiloni e la riforma della Rai non solo non appartengono agli ormai noti 12 punti ma sembrano addirittura spariti dall'agenda delle priorità politiche. Su questi temi non si può far finta di nulla. Soprattutto per un'associazione come Articolo21 che ha in questi anni condotto una battaglia in primissima linea contro la legge Gasparri, contro il duopolio, contro le numerose leggi ad personam, e per il ritorno in Rai dei molti esclusi (alcuni dei quali non sono ancora tornati ai loro posti).
In prima commissione prosegue il lavoro intorno alla proposta di legge conflitto di interessi . Il Presidente-relatore Luciano violante ha presentato il nuovo testo base che è stato adottato dalla Commissione. Nei prossimi giorni si concluderà la discussione e sarà fissato il termine per gli emendamenti.
Articolo21 intende richiamare l'attenzione generale su questi temi: l'Italia non sarà mai un normale paese europeo finché le anomalie che ci hanno fatto conquistare la maglia nera in materia di libertà informazione non saranno risolte. Art 21 promuoverà a partire dalle prossime settimane numerose iniziative su questi temi e si trasformerà in un Comitato di “volenterosi” per sollecitare, come più volte ha ricordato il presidente di Articolo21 Federico Orlando, il rispetto del programma dell'Unione in materia di media.
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