Governo/ Pd: con terzo video messaggio due ore Berlusconi in Tg – Zaccaria: senza contraddittorio. Ci aspettiamo intervento Agcom

Roma, 1 feb. (TMNews) – Due ore sui Tg senza contraddittorio. Sono quelle accumulate da Silvio Berlusconi dopo il terzo video messaggio. Lo dice Roberto Zaccaria, Pd. “Il videomessaggio di tredici minuti inviato da Silvio Berlusconi lo scorso 29 gennaio è il terzo in meno di due settimane. Come gli altri due, ha occupato uno spazio esorbitante nei telegiornali”, dice Zaccaria che già aveva sollecitato un intervento “ormai indifferibile”, spiega, “dell`Autorità di garanzia nelle comunicazioni. Il terzo videomessaggio – secondo dati elaborati dal gruppo di lavoro di Zaccaria – è stato trasmesso integralmente dal TG4, per oltre 3 minuti dal TG5, per 4 minuti dal TG della 7 che lo ha qualificato come “conferenza stampa”, quasi 5 minuti da TG1 e TG2 insieme. Il TG 3 non ne ha trasmesso neppure un minuto perché inviato dopo il TG ed anche per scelta editoriale. In totale oltre mezz`ora di informazione (29 minuti nei tg privati, 5 in quelli della TV pubblica) è stata occupata da Berlusconi con una incursione di sua pubblicità televisiva che lede profondamente il pluralismo televisivo e snatura in modo assai pericoloso l`informazione stessa. Il primo videomessaggio – ricorda Zaccaria – aveva accumulato oltre un`ora di presenza sui vari TG delle reti, pubbliche e private, a fronte di uno spazio minimo per le opposizioni. Il secondo videomessaggio aveva preso un tempo di antenna superiore alla mezz`ora, sempre con un ruolo marginalissimo delle opposizioni. La somma dei tre messaggi indica che il presidente del Consiglio ha preso prepotentemente per sé oltre due ore di tempo televisivo senza contraddittorio. E` ovvio che ci aspettiamo un rapido intervento dell`Agcom non solo per stabilire la compatibilità dei videomessaggi con l’equilibrio dell’informazione, principio al cui rispetto sono obbligate le emittenti televisive a prescindere dal periodo di par condicio, ma anche per stabilire se si tratti, come pare evidente, di pura pubblicità, dunque non  compatibile all`interno di programmi di informazione. Ultima questione che l`Autorità deve chiarire riguarda le modalità di invio del videomessaggio, dato che la qualità del filmato esclude che sia stato pescato dalla Rete”. Red/Mdr

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