Trimestre dicembre 2011-febbraio 2012. Il PDL anche durante il Governo Monti continua ad essere padrone della scena televisiva

 

Il partito di Berlusconi è riuscito ad affermarsi in tutte le emittenti televisive nazionali anche durante il nuovo Governo Monti.  In attesa che l’Agcom effettui una propria valutazione trimestrale, come indicato dall’articolo 2, comma 1, della delibera n. 243/10/CONS che detta i criteri per la vigilanza sul rispetto del pluralismo politico e istituzionale nei telegiornali diffusi dalle reti televisive  nazionali, abbiamo ripreso i dati pubblicati sul sito dell’Autorità e li abbiamo analizzati in vista delle  imminenti elezioni.Dall’analisi dei dati pubblicati, relativamente al trimestre dicembre 2011 – febbraio 2012, emerge un quadro che non si discosta molto da quello segnalato e poi sanzionato nel 2011.Infatti il PDL continua a godere di un primato incontrastato su tutte le emittenti televisive nazionali (eccezion fatta per Rai3 dove ha avuto una percentuale uguale al PD).Nel dettaglio se nei tg della Rai (TG1 e TG2) il PDL ha avuto circa 10% in più rispetto al PD nel TG di Mentana detto vantaggio si innalza al 22% per poi trovare un dominio pieno nelle reti gestite dalla famiglia Berlusconi dove al TG4 ottiene il 71% (contro uno scarso 12 di tutti gli altri partiti Lega compresa) a Studio aperto il 56%  (contro un 27% di tutti gli altri) e al Tg5 il 48%.

Un’altra interessante valutazione consiste nel fatto che non solo il PDL nelle reti Mediaset è stato il partito che ha beneficato del più ampio tempo di parola rispetto agli altri partiti ma ha avuto anche un tempo estremamente superiore rispetto al tempo dedicato al Presidente del Consiglio ed al Governo (Tg4 60% contro l’8%, Studio Aperto 39% contro 22% e Tg5 30% contro il 25%).

Al fine di garantire una costante valutazione specie in vista delle elezioni 2012 nel giro di qualche settimana verrà costituita un’unità di supporto al fine di effettuare una quotidiana rilevazione del pluralismo politico nei telegiornali al fine essere d’ausilio per il garante delle comunicazioni nell’espletamento della propria essenziale funzione.

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