Per Berlusconi la liberalizzazione è "criminosa"

Per Berlusconi la liberalizzazione è "criminosa"

E' davvero singolare che il monopolista della televisione privata giudichi 'criminoso' un disegno di legge del governo che ha l'obiettivo esplicito di introdurre delle regole anticoncentrazione in materia di pubblicità. Il fatto che il monopolista della televisione privata sia anche il leader dell'opposizione (o almeno di buona parte di essa) conferma che il conflitto di interessi continua ad esistere anche nel ruolo di parlamentare. E infatti apprendiamo che l'on. Berlusconi ha attaccato preventivamente la proposta sul conflitto di interessi che il relatore, on. Violante, presenterà alla commissione Affari costituzionali entro la fine di gennaio. Capisco che la distinzione tra interessi privati e interessi generali non sia sempre così chiara, ma l'aggettivo 'criminoso' dovrebbe essere utilizzato con maggior prudenza soprattutto dopo le pronunce di illegittimità sui 'decoder' (in Europa) e sulla legge Pecorella (in Italia)!

Info sull'autore

Roberto Zaccaria administrator

Roberto Zaccaria, nato a Rimini il 22 dicembre del 1941. Professore ordinario di Istituzioni di Diritto pubblico presso l’Università di Firenze. E’ stato membro della Camera dei deputati nella XIV, XV e XVI legislatura. E’ stato Presidente della RAI dal 1998 al 2002, vice Presidente dell’UER (Unione delle televisioni pubbliche europee) dal 2000 al 2002. È giornalista pubblicista, iscritto all’Ordine dei giornalisti e collabora con l’Unità.

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