Magistratura e politica

Magistratura e politica

Almeno due clamorose vicende giudiziarie si sono aggiunte all'agenda convulsa della campagna elettorale che ha iniziato il suo ultimo mese. Sul Lazio-gate nessun dubbio: si tratta di una vicenda terribilmente inquietante dai contorni torbidi che toccano intrecci pericolosissimi per l'equilibrio democratico. L'augurio di tutti è che la magistratura, le istituzioni e le imprese oggettivamente coinvolte facciano chiarezza con la maggior rapidità possibile.
Il rinvio a giudizio del Premier da parte della Procura di Milano per corruzione sulla base delle dichiarazioni dell'avvocato inglese David Mills, provocano invece dei distinguo da parte della politica. Il centrodestra rispolvera la solita litania della giustizia ad orologeria e via dicendo. Il centrosinistra pone giustamente l'accento sul fatto che Berlusconi va battuto principalmente sul piano politico.
Credo però che sia fondamentale tutelare in ogni passo l'autonomia della magistratura e non dimenticare mai un risvolto che ha un chiaro fondamento politico: la magistratura è costretta a procedere sollecitamente, prescindendo dai calendari della politica, proprio perché le nuove norme sulla prescrizione abbreviata, volute dal centrodestra, rischiano di far cadere in prescrizione importanti filoni di indagine.
Da quando è stata approvata la ex-Cirielli tutta la complessa indagine sui diritti televisivi Mediaset è stata sottoposta a un fortissimo rischio di prescrizione.
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Info sull'autore

Roberto Zaccaria administrator

Roberto Zaccaria, nato a Rimini il 22 dicembre del 1941. Professore ordinario di Istituzioni di Diritto pubblico presso l’Università di Firenze. E’ stato membro della Camera dei deputati nella XIV, XV e XVI legislatura. E’ stato Presidente della RAI dal 1998 al 2002, vice Presidente dell’UER (Unione delle televisioni pubbliche europee) dal 2000 al 2002. È giornalista pubblicista, iscritto all’Ordine dei giornalisti e collabora con l’Unità.

1 commento finora

inoperaPubblicato il4:09 pm - Mar 14, 2006

Ad oggi mi sono seguito 35 faccia a faccia, 6 tribune politiche, 12 cicli di dibattiti sui sondaggi elettorali e pure la puntata di "Dammi il voto e non ti deluderò", rubrica a cura dei giornalisti riuniti per spiegare le differenze tra la scelta di voto, il voto scelto ed il voto a rendere.

Invece per la partita di andata Prodi-Berlusconi non ho trovato i biglietti in curva, così la seguirò da casa grazie alla RAI. C'era il pacchetto promozione "Faccia a faccia – Isola – San Remo" per soli 100 euro l'anno. Imperdibile.

Le regole prevedono che chi riceve la nomination andrà sull'isola mentre chi resta presenterà San Remo edizione Gold.

Bisogna dire che i nostri candidati si sono scontrati sui temi più disparati, sempre con una chiarezza d'intenti invidiabile.
Si sono affrontate importanti tematiche sociali: dalla semplice "Fenomenologia del disoccupato oggi", all'interessantissimo "Come riconoscere un lavoratore precario per strada".
Si è dibattuto su argomenti come "Pensionati, casalinghe e new-economy: privatizzare o no le panchine al parco?"
Così come si è argomentato sul più sofisticato "Meglio un figlio frocio o laziale?" e la questione scolastica con "Istruzione e cultura nell'era di Calderoli".
Quello più avvincente, per chi come me è ancora indeciso sul voto, resta però il simposio su "Ricerca scientifica e tempo libero: possono coincidere?"

Secondo me si, ma non mi ricordo più chi lo ha detto!

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