Gravissima la modifica unilaterale delle regole elettorali.

Con un gesto inaccettabile la maggioranza ha forzato la discussione sulla riforma elettorale. Infatti, all'ultimo momento utile è arrivato il maxiemendamento che, a pochi mesi dalle elezioni, stravolgerebbe le regole del prossimo confronto elettorale.
Nel disaccordo totlae con l'opposizione ed al solo scopo di sovvertire o almeno contenere la prevedibile disfatta della prossima primavera, è stato messo in piedi il più controverso meccanismo elettorale che si sia mai visto nelle democrazie occidentali.
Combinando clausola di sbarramento ed una originale concezione del premio di maggioranza si attacca al cuore il principio costituzionale dell'uguaglianza del voto.
Infine, la svolta proporzionale costituisce un ritorno al passato, ignorando il forte messaggio che i referendum del 1991 e del 1993 avevano lanciato contro un sistema che privilegiava i partiti a scapito dei cittadini e ne limitava la possibilità di effettuare una scelta libera e consapevole. Si vorrebbe tornare ora ad uno strapotere dei partiti, affidando ad essi la decisione se lasciare al cittadino il diritto di esprimere la propria preferenza sui candidati proposti. Una proposta assolutamente inaccettabile.
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