Decreto legge che cambia le regole: non ci abitueremo mai

Decreto legge che cambia le regole: non ci abitueremo mai

 

Cominciamo col dire che non ci abitueremo mai…

Siamo arrivati al cinquantottesimo decreto-legge, in meno di due anni di legislatura, ad oltre duecento ordinanze in deroga alle leggi, alla ventottesima questione di fiducia, siamo arrivati ad usare la Legge del Parlamento in chiave puramente residuale, ma noi non ci abitueremo mai e continueremo a denunciare lo stravolgimento dello stato di diritto.

Non si possono fare decreti legge in materia elettorale, non si possono fare quando la campagna elettorale è già cominciata e soprattutto non si possono fare a favore di una parte politica e contro le altre parti.

Mettere il bavaglio all’informazione politica in campagna elettorale, in base ad un’interpretazione della legge sulla par condicio che non era mai stata data nei dieci anni precedenti, e cambiare unilateralmente le regole elettorali è roba indecente. Non possiamo permettere che la reiterazione negli strappi alla Costituzione ammorbidisca la nostra coscienza.

Non esistono diritti delle forze politiche principali. In campagna elettorale tutte le forze politiche hanno gli stessi diritti.

Ieri Valerio Onida ed oggi Gustavo Zagrebelsky hanno parlato con grande chiarezza. Non tutti i costituzionalisti che sentiamo pontificare in questi giorni sono eguali. L’autorevolezza morale non si compra dovunque. Ricordiamo alcuni dei loro libri: La Costituzione (Onida), Il diritto mite (Zagrebelsky) e l’ultimo libro di Gustavo: Intorno alla legge, Il diritto come dimensione del vivere comune (Einaudi).

Lapidarie le parole che trafiggono questo decreto: 1) un decreto in questa materia non si può fare; 2) I soggetti interessati modificano unilateralmente la legge a proprio favore; 3) Si finge il decreto interpretativo mentre è assolutamente innovativo 4) Questo decreto travolge in maniera clamorosa il principio di eguaglianza che è il pilastro fondamentale della Costituzione.

Di fronte a questa arroganza non ci abitueremo mai….

Info sull'autore

Roberto Zaccaria administrator

Roberto Zaccaria, nato a Rimini il 22 dicembre del 1941. Professore ordinario di Istituzioni di Diritto pubblico presso l’Università di Firenze. E’ stato membro della Camera dei deputati nella XIV, XV e XVI legislatura. E’ stato Presidente della RAI dal 1998 al 2002, vice Presidente dell’UER (Unione delle televisioni pubbliche europee) dal 2000 al 2002. È giornalista pubblicista, iscritto all’Ordine dei giornalisti e collabora con l’Unità.

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