Troppi spot nei film, presto un esposto all'AGCOM

C'è troppa pubblicità nei film in televisione. La settimana scorsa la programmazione del film “Il gladiatore”, in onda nella prima serata di Canale 5, si è conclusa abbondantemente dopo la mezzanotte. È vero che il film ha una durata-base di 155 minuti ma il numero delle interruzioni e la quantità complessiva di pubblicità, apparentemente superiore alle regole contenute nella legge, ne hanno protratto la durata in maniera sicuramente intollerabile.
L'Autorità delle comunicazioni, che ha il compito di controllare questi limiti e che ha già avuto modo di sanzionare le ripetute violazioni delle reti Mediaset, anziché inasprire il controllo, sta per allargare i criteri di valutazione.
I limiti posti dalla legge (art. 37, comma 4, del Testo unico della radiotelevisione) sono posti a tutela degli utenti e particolarmente di quegli utenti che non possono abbonarsi alla pay-tv. Presenteremo nei prossimi giorni un'interpellanza per conoscere le valutazioni del Governo su questo fenomeno e sui possibili rimedi. Contestualmente presenteremo un esposto all'Autorità delle comunicazioni. Ci permettiamo fin d'ora di suggerire che i film indichino all'inizio e al termine della programmazione il numero delle interruzioni e la durata della pubblicità

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