Presentata una proposta di legge sul conflitto di interessi

Presentata una proposta di legge sul conflitto di interessi

Testo proposta di legge Il 30 luglio 2009 gli on. Veltroni, Zaccaria,Donadi, Tabacci,Leoluca Orlando, Giulietti, Pezzotta, Castagnetti, Fassino, Gentiloni ed altri hanno presentato una proposta di legge alla Camera volta ad introdurre misure per prevenire le situazioni di conflitto di interessi dei titolari di cariche di governo e per garantire l’accesso alle cariche pubbliche in condizioni di eguaglianza (XVI legislatura – A.C. 2668. L’intento è quello di superare i profondi deficit strutturali dell’attuale disciplina normativa contenuti nella legge Frattini che appare del tutto inidonea al fine di prevenire l’insorgenza di situazioni di conflitto di interesse. Questo, in sintesi, l’impianto della proposta. La proposta di legge offre una precisa definizione della nozione di conflitto di interesse; chiarisce quali sono i soggetti ai quali essa si applica; introduce misure di due tipi, ex ante (ovvero istituti apprestati al fine di prevenire le situazioni di conflitto di interesse) ed ex post (ovvero istituti idonei a sanzionare i casi in cui si registri la violazione delle disposizioni di prevenzione, integrandosi una situazione di conflitto di interessi); introduce il principio delle pari opportunità tra i capi delle coalizioni e delle liste nell’accesso ai mezzi di comunicazione nel periodo della campagna elettorale. I soggetti chiamati al controllo ed all’eventuale applicazione delle sanzioni sono l’Autorità garante della concorrenza e del mercato e, per quanto riguarda le pari opportunità tra i capi delle coalizioni, l’Autorità per le garanzie nelle comunicazioni. Quanto ai singoli istituti, questi, più in dettaglio, i contenuti della disciplina.

a) La nozione di conflitto di interessi. Situazioni di conflitto di interessi sussistono in tutti i casi in cui il titolare di una carica di Governo è titolare di un interesse economico privato tale da condizionare, o anche da poter apparire condizionare, l’esercizio delle sue funzioni pubbliche. Quello della regolamentazione della “apparenza” di una situazione di conflitto di interessi è un punto molto importante, utile a mantenere la fiducia pubblica nelle istituzioni e ad evitare che si ingenerino dubbi sull’attività politica svolta dai titolari di cariche di governo.

b) I soggetti ai quali si applica la disciplina. L’ambito soggettivo è costituito dai titolari di cariche di Governo, ovvero il Presidente del Consiglio dei ministri, i Vice Presidenti del Consiglio dei ministri, i Ministri, i Vice – Ministri, i Sottosegretari di Stato e i commissari straordinari del Governo.

c) Le misure ex ante. La proposta di legge prevede che i titolari di cariche di Governo, entro 20 giorni dall’assunzione della carica, rendano all’Autorità per la concorrenza dichiarazioni circa le cariche di cui sono titolari e la consistenza del proprio patrimonio. L’Autorità accerta l’eventuale sussistenza di situazioni di incompatibilità entro trenta giorni dal ricevimento di tali dichiarazioni. La titolarità delle cariche di governo è incompatibile con: qualunque carica o ufficio pubblico non ricoperto in ragione della funzione svolta; qualunque impiego pubblico o privato; l’esercizio di attività professionali, o di lavoro autonomo, anche in forma associata o societaria, di consulenza e arbitrali, anche se non retribuite; l’esercizio di attività imprenditoriali, anche per interposta persona o attraverso società fiduciarie, salvo il caso di piccoli imprenditori a norma dell’articolo 2083 del codice civile; le cariche di presidente, amministratore, liquidatore, sindaco o membro del consiglio di gestione o di sorveglianza, nonché analoghe cariche comunque denominate, in imprese o società pubbliche o private, in fondazioni o in enti di diritto pubblico, anche economici; la proprietà di un patrimonio di valore superiore a 30 milioni di euro in beni, ad esclusione dei contratti concernenti titoli di Stato, la cui natura, anche avuto riguardo alla concentrazione nel medesimo settore di mercato, configura l’ipotesi di conflitto d’interessi; la proprietà, il collegamento o il controllo diretto o indiretto di un’impresa che svolga la propria attività sulla base di qualunque titolo abilitativo rilasciato dallo Stato, salvo il caso di piccoli imprenditori a norma dell’articolo 2083 del codice civile; il possesso, anche per interposta persona o tramite società fiduciarie, di partecipazioni rilevanti, in settori strategici quali la difesa, la sanità, l’energia, il credito. Ove accerti la sussistenza di situazioni di incompatibilità, l’Autorità per la concorrenza invita l’interessato a comunicare, entro i trenta giorni successivi, l’opzione tra il mantenimento della carica di Governo e il mantenimento della posizione incompatibile. Nel caso di mancato esercizio dell’opzione si intende che l’interessato abbia optato per la posizione incompatibile e pertanto decade dalla carica stessa. Se il titolare della carica di governo intende rimuovere una situazione patrimoniale di incompatibilità, ha a disposizione un termine di ulteriori trenta giorni per conferire un mandato irrevocabile di vendita della quota eccedente, secondo modalità e termini compatibili con quanto previsto nella proposta di legge stessa. Fino a quando la vendita non sia conclusa permane la situazione di conflitto. Al di fuori dei casi di incompatibilità, il titolare di cariche di Governo che si venga a trovare in situazione di conflitto di interessi ha l’obbligo di astenersi dalla partecipazione a qualunque decisione che possa specificamente incidere sulla propria situazione patrimoniale. L’Autorità per la concorrenza stabilisce linee guida sui casi di possibile astensione. E’ inoltre prevista la possibilità che il titolare di una carica di Governo possa investire della questione l’Autorità per la concorrenza, la quale deve pronunciarsi entro i cinque giorni successivi al ricevimento della richiesta.

d) Le misure ex post. L’Autorità per la concorrenza è chiamata a diffidare l’impresa facente capo al titolare di cariche di Governo la quale ponga in essere comportamenti diretti a trarre vantaggio da atti adottati in conflitto di interessi, nonché a irrogare sanzioni in caso di violazione degli obblighi di dichiarazione e di astensione ed in caso di inottemperanza alla diffida.

e) La parità di accesso ai mezzi di comunicazione nel periodo della campagna elettorale. La proposta di legge introduce il principio delle pari opportunità tra i capi delle coalizioni e delle liste nell’accesso ai mezzi televisivi e a quelli radiofonici del servizio pubblico nel periodo della campagna elettorale, in attuazione con quanto disposto dall’art. 51 della Costituzione. La ragione di tale disciplina discende dal fatto che particolari obblighi di imparzialità gravano sul servizio pubblico radiotelevisivo e che esiste ancora un grado di concentrazione elevato nel settore televisivo a livello nazionale.

Info sull'autore

Roberto Zaccaria administrator

Roberto Zaccaria, nato a Rimini il 22 dicembre del 1941. Professore ordinario di Istituzioni di Diritto pubblico presso l’Università di Firenze. E’ stato membro della Camera dei deputati nella XIV, XV e XVI legislatura. E’ stato Presidente della RAI dal 1998 al 2002, vice Presidente dell’UER (Unione delle televisioni pubbliche europee) dal 2000 al 2002. È giornalista pubblicista, iscritto all’Ordine dei giornalisti e collabora con l’Unità.

13 Commenti finora

Franco BrugnolaPubblicato il9:29 am - Ago 3, 2009

Abbiamo atteso molto, troppo, nel frattempo il fenomeno si è accresciuto, ma ora abbiamo i numeri ? Potrebbe comunque essere uno strumento per verificare gli equilibri all’interno della maggioranza.

naniPubblicato il11:01 pm - Ago 3, 2009

io personalmente sono stanca di ascoltare le solite lamentele della politica, mi vergono di avere un presidente come quello attuale, ma non mi sento in colpa verso gli italiani per averlo votato,io non ho votato lui e nemmeno il suo partito fatto di pecore la pascolo che eseguono gli ordini e di idee personali ne hanno ben poche e non mettono in pratica nemmeno quelle.
Mi auguro solo che dal pd dopo il congrsso escano dei progetti tali da portare avanti un programma solido per milgiorare questa situazione di stallo

rossella elliPubblicato il2:13 pm - Ago 4, 2009

Spero vivamente non siano le solite vuote parole ma che seguano azioni democratiche affinché si riporti in questa nazione rispetto per le istituzioni e fiducia nella politica.
Purtroppo non abbiamo più riferimenti, non abbiamo più fiducia e ci sentiamo abbandonati da chi abbiamo votato e non ci sentiamo più rappresentati in Parlamento.
Grazie e distinti saluti

mirangelaPubblicato il2:20 pm - Ago 4, 2009

Spero vivamente non siano le solite vuote parole ma che seguano azioni democratiche affinché si riporti in questa nazione rispetto per le istituzioni e fiducia nella politica.
Purtroppo non abbiamo più riferimenti, non abbiamo più fiducia e ci sentiamo abbandonati da chi abbiamo votato e non ci sentiamo più rappresentati in Parlamento

Conflitto d’interessi. La bozza Veltroni-Zaccaria. « Yes, political! La rassegna stampa indignata e perplessaPubblicato il9:20 pm - Ago 4, 2009

[…] Conflitto d’interessi. La bozza Veltroni-Zaccaria. In politica e giustizia, politica italiana on Agosto 4, 2009 at 9:18 pm Presentata una proposta di legge sul conflitto di interessi | Roberto Zaccaria. […]

joPubblicato il11:37 am - Ago 18, 2009

Complimenti !!!
Una rapidita’ d’azione sconvolgente!!!
Cosa ci si puo’ aspettare da un PD come questo ???

roberto zaccariaPubblicato il11:53 am - Ago 26, 2009

Capisco lo scetticismo che si ricava in modo più o meno esplicito, da questi commenti. Me lo aspettavo. Ma cosa dovremmo fare? Rinunciare, archiviare il problema? Io credo che in tutti questi anni il tema delconflitto sia diventato più drammatico. Ora anche all’estero guardano all’Italia con preoccupazione: temono che il problema venga esportato con interpreti locali. Noi anche per questo dobbiamo considerarlo una priorità. Guardate un pò a quel che sta accadendo nella vicenda RAI-SKY!!!

AngelaPubblicato il11:41 am - Nov 1, 2009

Per costruire un italia diversa in un momento così pericoloso bisogna scostarsi, rompere col il muro di omertà politico imprenditoriale. Non basta l’etica delle buone maniere. Questo fango in cui siamo tutti immersi non va via velocemente e sembra sempre più aumentare…. non siamo neppure consapevoli di quanto ci hanno tarpatole ali e la possibilità di crescere e decidere. Un democrazia dovrebbe consentire
a) una espressione di voto che premi i politici bravi. (vedo riforma legge elettorale che adesso blinda di fatto le liste)
b) una libertà di stampa che riduca il duopolio berlusconi – de benedetti e che aumenti l’esperessione alternativa (legge su antitrust editoriale)
c) una limitazione al controllo contemporaneo di stampa e televisione
d) una limitazione della pubblicità sui mezzi privati che determina la ricerca di trasmissioni di facile audit e l’incollamento allo schermo di milioni di persone anestetizzate dalla trashtv, veline, pettegolezzi, morti ammazzati, delitti, telenovelas e una imposizione alle tv private di almeno tot % di trasmissioni culturali e di livello
e)deve essere garantito il non monopolio elle tv private e delle frequenze
f)anche in campo cinematografico deve essere garantita un mercato meno accentrato
g)la arroganza di potere deve essere contrasta rafforzando gli strumenti di garanzia
h) prevedere la decadenza immediata dall’incarico per le figure istituzionali che infrangono determinate regole: telefoante in diretta o cose del genere..
diciamo che queste devono essere le leggi importanti da perseguire il resto è ….

Roberto ZaccariaPubblicato il11:58 am - Nov 4, 2009

Gentile Angela,

la ringrazio per il suo interesse nei confronti del mio blog e della mia attività politica e parlamentare. Certamente la strada da percorrere è ancora lunga e tante riforme devono essere attuate per innalzare gli standards della nostra democrazia. C’è tanta gente nelle istituzioni che si impegna davvero per il bene del Paese e credo che questo pensiero dovrebbe rassicurare i cittadini onesti che hanno a cuore le sorti dell’Italia. Continui a seguire il mio blog. Cordiali saluti. Roberto Zaccaria

Francesca RomanaPubblicato il7:35 am - Nov 28, 2009

Grazie per la vostra importantissima iniziativa! Permettetemi una piccola critica: visto che avete affrontato il problema del conflitto di interessi, così vitale per la nostra democrazia, non potevate anche applicarlo ad organi importantissimi come i Consiglio Superiore di Sanità o l’Istituto Superiore di Sanità? Come è possibile che il presidente del Consiglio Superiore di Sanità sia contemporaneamente presidente di una Fondazione Universitaria che è largamente finanziata da multinazionali farmaceutiche? Leggete qui: http://www.fondazioneunich.it/portal/Default.asp?p=51&m=2

Francesca RomanaPubblicato il7:41 am - Nov 28, 2009

Il conflitto di interessi anche negli organi delle Regioni: come è possibile che de assessori alla Salute (del PD per giunta!) faccessero parte del consiglio di amministrazione di una fondazione finanziata da una multinazionale farmaceutica? Leggete qui: http://www.fsk.it/fondazione/attivita.asp

Sicuramente Bissoni e Rossi non avranno tratto alcun vantaggio da questo ruolo, ma come cittadini vorremmo un maggior “distacco” dall’industria, anche se si tratta di opere no-profit. Sarebbe interessante saperne di più sulle ragioni delle loro recenti dimissioni.

Roberto ZaccariaPubblicato il12:49 pm - Dic 1, 2009

Effettivamente ci sono nella nostra società molti problemi di questo genere che andrebbero affrontati nelle normative di settore.
La legge sul conflitto degli organi costituzionali ha altra natura e modalità di intervento. Capisco peraltro che sul piano etico uguale sia la reazione negativa.
Grazie. Cordiali saluti
Roberto Zaccaria

MarioPubblicato il10:21 pm - Set 4, 2010

Caro On. Zaccaria, permette una proposta? Osservo che il conflitto di interessi è in ogni nostra azione quotidiana. Dal momento che l’avvocato mi chiede la notula e non so semi conviene pagarlo con l’Iva o senza, fino al momento in cui assumo una funzione pubblica (dirigente di una scuola) e faccio assumere mia figlia ancorché precaria. Insomma CHE NE DICE DI PROPORRE UN CODICE ETICO ED IMPEACHMENT che riguardi tutti i cittadini con funzioni pubbliche? E’ difficile un codice per l’onestà quando si è al Governo se non si parte dal quotidiano delle persone. Lavoriamo sul quotidiano. SE TOCCA LA VITA DELLE PERSONE probabilmente ci fa appassionare di più delle solite battaglie per il Palazzo.
Con stima, Mario Tognocchi
segretario generale dell’associazione di cittadini per la giustizia fiscale SCARICARE TUTTO TUTTI

Lascia una risposta