La legge Gasparri è una legge che non riguarda solo la televisione ma ha un’influenza diretta sulla forma di governo. La negazione clamorosa del pluralismo e del diritto all’informazione, la concentrazione nei media, e soprattutto nella pubblicità, a favore dell’impresa di proprietà del Presidente del Consiglio, la non soluzione del conflitto di interessi, sono altrettanti tasselli di un più generale disegno di concentrazione dei poteri al vertice dello Stato. Berlusconi ha consapevolmente e fin dall’inizio costruito il suo potere politico partendo dal controllo del sistema radiotelevisivo, da un uso deliberatamente ‘politico’ della radiotelevisione, concepita come ‘volano’ dell’intero sistema politico-istituzionale. Non ha conquistato la televisione partendo dalla politica, ma ha conquistato la politica partendo dalla televisione. Una volta arrivato al governo del Paese ha completato il disegno andando alla ‘conquista’ della televisione pubblica. Nessuno dei paragoni con i modelli precedenti sull’influenza dei mezzi di comunicazione di massa sulla politica regge più di fronte a questa ‘devastazione’ delle regole. Questo è il vero nucleo delle riforme costituzionali. Se la legge Gasparri verrà definitivamente approvata, non avrà più alcun senso sedersi al tavolo delle riforme.
All’inizio di questo libro su racconta la storia che ha visto la progressiva e ineluttabile ascesa nella televisione italiana di Silvio Berlusconi aiutato da fattori esterni non solo casuali e soprattutto dalla forte e determinante solidarietà di Bettino Craxi. Si racconta come, in poco più di vent’anni si sia passati da un monopolio pubblico gestito dallo Stato, (teoricamente) in nome di tutti, ad un monopolio privato (certamente) di proprietà di una sola persona che è anche, per il momento, presidente del Consiglio. Si racconta poi, in sintesi, il contenuto della legge Gasparri che è una legge incostituzionale, inutile, dannosa e che aggrava, ancora di più, il problema del conflitto di interessi.
Il Sussidiario di Diritto pubblico nasce dalla necessità di integrare, con altri materiali, le lezioni universitarie e lo studio dei manuali tradizionali. Questo volume contiene quattro tipi di materiali: le leggi essenziali della materia, alcune sentenze, in particolare della Corte costituzionale, altri documenti di varia natura (da tabelle riepilogative ad atti non specifici di organi istituzionali ed europei) e numerose schede che sintetizzano gli argomenti. Quest’ultimo tipo di materiale caratterizza “Il Sussidiario” rispetto ad altri testi redatti con lo stesso scopo: lo studente di Diritto pubblico può utilizzare le schede sia come strumento per individuare gli elementi essenziali di una specifica disciplina, sia come modello di impostazione dell’esposizione ai fini dell’esame. Le schede possono, inoltre, essere utilizzate anche dai docenti come materiale didattico