Berlusconi-Rutelli, quasi tre ore di confronto: all'americana, ma non troppo

Berlusconi-Rutelli, quasi tre ore di confronto: all'americana, ma non troppo

Finalmente Berlusconi ha accettato il confronto. Lo ha fatto al momento in cui si è reso conto di essere in svantaggio in tutti i sondaggi (compresi i suoi) e ieri sera si è visto che quando si deve confrontare con qualcun altro la musica per lui è del tutto diversa.

Non siamo in grado di dire chi abbia vinto o perso. Una cosa è sicura: di fronte allo stile sobrio ed austero di Rutelli, il Presidente del Consiglio ha saggiato il limite dei suoi monologhi ripetitivi. Anche se si è avuta l'impressione che abbia utilizzato più tempo del suo avversario, non è quasi mai riuscito a concludere i propri argomenti. Forse ha capito che la democrazia televisiva è per lui una corsa ancora in salita. Forse per questo cerca di prolungare la durata delle Camere: per poter rapinare in solitudine altri spazi televisivi.

Lo scontro che Berlusconi ha evitato nel 2001 è arrivato ora a 80 giorni dal voto. Per quasi tre ore i due hanno tentato l'impresa di un confronto all'americana. A Matrix, Canale 5, tv del presidente del Consiglio, moderatore Enrico Mentana. Nel pubblico in studio: 50 persone scelte dal premier e 50 dal presidente della Margherita. Tempi contingentati ma non troppo,come abbiamo detto

I due contendenti hanno toccato i principali argomenti sul tappeto. Rutelli ha attaccato soprattutto sull'economia – disastrosa – che gli Italiani controllano ogni giorno nelle loro tasche. Berlusconi ha cercato di drammatizzare la situazione in caso di vittoria del centrosinistra. Cerca sempre di rievocare lo stato d'animo del 1948.

I temi principali sono stati toccati tutti : dalle tv a Unipol, dagli interessi economici di Berlusconi (3 miliardi di euro il reddito iniziale delle sue imprese: 10 miliardi quello finale) al conflitto di interessi. Dai condoni alle leggi ad personam ed infine al bilancio del “contratto con gli italiani”.

L'ascolto: è stato alto nonostante l'ora tarda. Chissà se dopo questa esperienza Berlusconi vorrà riprovarci

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Info sull'autore

Roberto Zaccaria administrator

Roberto Zaccaria, nato a Rimini il 22 dicembre del 1941. Professore ordinario di Istituzioni di Diritto pubblico presso l’Università di Firenze. E’ stato membro della Camera dei deputati nella XIV, XV e XVI legislatura. E’ stato Presidente della RAI dal 1998 al 2002, vice Presidente dell’UER (Unione delle televisioni pubbliche europee) dal 2000 al 2002. È giornalista pubblicista, iscritto all’Ordine dei giornalisti e collabora con l’Unità.

1 commento finora

RINALDO SIDOLIPubblicato il11:39 am - Gen 26, 2006

Un confronto dove da una parte c'era il povero Rutelli che cercava di districarsi dalle bugie del Cavaliere, ma che dire, si riprende grazie all'uso sproporzionato dei media, adesso visto che lo scioglimento delle Camere è stato spostato avrò tempo per farsi la sua ultima legge ad personam, nemmeno Mussolini era arrivato a tanto. Poveri noi.

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