Berlusconi si intrufola nelle cerimonie di beatificazione di Papa Wojtyla piegandole a fini elettorali

Berlusconi si intrufola nelle cerimonie di beatificazione di Papa Wojtyla piegandole a fini elettorali

 Attraverso due lunghe interviste nelle edizioni del prime time del TG1 (quasi tre minuti) e del  TG 2 (un minuto e mezzo) di ieri, venerdi 29 aprile, il Presidente del Consiglio si è intrufolato nelle cerimonie di beatificazione di Papa Wojtyla piegandole vistosamente a fini elettorali come i giornali hanno messo in luce. Prima sostenendo che il Papa ha sconfitto il comunismo, con un chiaro parallelismo rispetto alla battaglia che lui ha condotto nel nostro paese; poi ha parlato di bioetica sostenendo che finchè lui sarà Presidente del consiglio non verranno fatte su questo tema leggi contrarie al sentimento cristiano. Il riferimento è chiaro e diretto al dibattito parlamentare sul testamento biologico strumentalmente introdotto dalla maggioranza tra i temi della campagna elettorale. D’Alema e Casini intervistati sempre sul Papa (meno di un minuto a testa) per “bilanciare” il Premier non si sono certo permessi strumentalizzazioni di sorta. Naturalmente negli altri TG “amici” il copione è stato lo stesso in misure ancora superiori.  Siamo curiosi di vedere cosà risponderà di fronte a queste sortite di taglio chiaramente elettorale l’AGCOM  che nella delibera del 28 aprile scorso dopo aver rilevato la sovraesposizione nel tempo di notizia dei telegiornali del premier, candidato anche a Milano alle elezioni del 14 e 15 maggio, ha raccomandato “a tutti i telegiornali di attenersi con particolare rigore ai principi di completezza, correttezza, obiettività, equità, imparzialità e parità di trattamento di tutte le liste e i soggetti concorrenti…..ricordando che non è consentito un uso di riprese televisive con presenza diretta, “non giustificata” di membri del Governo”.

Info sull'autore

Roberto Zaccaria administrator

Roberto Zaccaria, nato a Rimini il 22 dicembre del 1941. Professore ordinario di Istituzioni di Diritto pubblico presso l’Università di Firenze. E’ stato membro della Camera dei deputati nella XIV, XV e XVI legislatura. E’ stato Presidente della RAI dal 1998 al 2002, vice Presidente dell’UER (Unione delle televisioni pubbliche europee) dal 2000 al 2002. È giornalista pubblicista, iscritto all’Ordine dei giornalisti e collabora con l’Unità.

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