Amministrative: Berlusconi tace, ma ci pensa tg1

(ANSA) “A dieci giorni dai ballottaggi, Berlusconi non si e’ ancora ripreso dai risultati del primo turno e tace: tuttavia, ci pensano alcuni tg a lui piu’ vicini ad aprire la campagna elettorale che, come ha ricordato l’Agcom, dovra’ rispettare rigorosamente le regole sulla par  condicio”. E’ quanto osserva il parlamentare del Pd Roberto Zaccaria, coordinatore del gruppo di ascolto televisivo.

“’Il Tg1 delle 20 – afferma – si e’ fatto carico della supplenza. Tutta l’apertura del telegiornale e’ stata centrata sulla ricostruzione di una tesi politica: il ritorno dell’estremismo di sinistra a Milano, a  Napoli con servizi apertamente confezionati per dimostrare questa tesi. La scritta: sinistra estrema determinante. Ha avuto spazio Vendola e anche Ferrero che non compariva da lungo tempo”.

“C’e’ di più: il Tg1 nella stessa edizione – mette in evidenza il deputato democratico – ha censurato la notizia che tutti i giornali di oggi hanno dato con estremo rilievo in prima pagina del Governo battuto per cinque volte ieri alla Camera. La segreteria di redazione che confonde le critiche con gli attentati alla libertà di informazione dovrebbe attentamente riflettere anche su queste gravi omissioni. Non mi pare di aver visto proteste quando e’ stata oscurata la notizia del rinvio a giudizio di Fede, Mora e Minetti a Milano. Il primo tg del paese non può perdere tante battute. Il Tg2 ha focalizzato l’informazione sul PdL e sulle scelte del Terzo polo. Una certa enfasi su Ronchi che se ne va da Fli, perche’ non vuole votare la sinistra massimalista. Il Tg3 dedica spazio ad un’intervista a Bersani. Il Tg4 con il solito taglio da spot intervista a lungo l’esponente leghista Salvini, presentandolo erroneamente come il secondo piu’ votato a Milano. In conclusione, non si rintracciano in nessun tg notizie significative sui referendum a meno di tre settimane dal voto. Nel complesso dei dati quantitativi ieri c’e’ stato abbastanza equilibrio, ma questa volta e’ stata la qualità editoriale dell’informazione a fare la differenza. Forse anche su questo l’Agcom dovrebbe riflettere”. (ANSA).

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