Una disposizione del decreto anti – crisi, se non correttamente interpretata, rischia di vanificare la regolarizzazione di colf e badanti

Se non si corregge una disposizione del decreto – legge anticrisi, si rischia di vanificare l’intervento di  regolarizzazione delle colf e delle badanti predisposto dal Governo.

La disposizione, se non correttamente interpretata, escluderebbe infatti la possibilità di regolarizzazione per tutti quei lavoratori extracomunitari che siano stati in passato segnalati, a prescindere dalla maggiore o minore gravità dei motivi alla base della segnalazione.

L’ampiezza di una simile esclusione, oltre a vanificare gli effetti positivi derivanti dalla possibilità di regolarizzazione introdotta dal Governo, creerebbe una irragionevole disparità di trattamento tra lavoratori extracomunitari in ragione di un fatto estraneo alla gravità della loro condotta quale, appunto, la semplice segnalazione.

Ho presentato un ordine del giorno alla Camera per interpretare in modo più restrittivo e conforme a Costituzione tale disposizione, così da limitare l’esclusione dalla possibilità di regolarizzazione ai casi di segnalazione per motivi di effettiva pericolosità previsti dalle lettere a) e c) del comma 13 dell’art. 1 ter (espulsione per motivi di ordine pubblico o di sicurezza dello Stato e prevenzione al terrorismo, condanna per reati previsti dagli articoli 380 e 381 c.p.p.).

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